Sorprendente Corteverdechiara

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Sorprendente Corteverdechiara

ovvero il ristorante che non ti aspetti…

 

 

Che cosa c’è di così sorprendente in un ristorantino vegetariano?

Innanzitutto il luogo. Mentre percorri la via principale di Correzzola, piccolo comune di appena cinquemila anime in provincia di Padova, tra i fiumi Bacchiglione e Brenta a pochi chilometri da Venezia e da Chioggia, fra quelle più chiese che case del centro, non ti aspetti certo di vedere due belle e caratteristiche insegne, di cui una ad altezza d’uomo, circondata da piante ornamentali e aromatiche a limitare lo spazio esterno e pronta ad accogliere l’avventore, e l’altra, più grande, posta sopra la vetrina come a dire: ” Sì, sono proprio qui! Entra pure”, con la curiosa indicazione :

Corteverdechiara  

STORIE DI CIBO ARTE E CULTURA

A sinistra della scritta, il logo. Un disco verde nel cui centro sono raffigurati tre archi che possono sembrare i rebbi di una forchetta, ma altro non sono che un particolare della scuderia della vicina Corte Benedettina ( da cui anche il nome)

 

Sul disco verde appare anche la scritta ‘piccola cucina’, non per indicare assaggi da consumare in velocità, ma a descrivere la cucina a vista all’interno dell’unica sala del locale. Piccola di fatto, (ed impeccabile, aggiungo io)  ma grande  nella creazione di coloratissimi piatti, partendo da prodotti della terra rigorosamente di stagione e di ottima qualità.

Spuma di aquafaba con salsa di soia ed erba cipollina
quinoa, erba cipollina, carote verdi e gialle

A prepararli lo chef Davide Serafin, classe 1995, di Galliera Veneta (PD).  Fin da piccolissimo appassionato di cucina, all’età di cinque anni riceve in dono dalla mamma delle pentoline di plastica, che pensa bene di distruggere subito gridando arrabbiato :’ IO VOGLIO QUELLE VERE!’ Cresce in mezzo ai campi del nonno a contatto con la natura, “a togliere le pannocchie dal campo a mano, a rastrellare il fieno e a togliere l’erba dall’orto”. Frequenta l’istituto alberghiero di Castelfranco Veneto, lavora in un hotel a Battaglia Terme con cucina tradizionale e passando per Trebaseleghe arriva a Quarto d’Altino, dove ha la responsabilità di una cucina a base di carne ma con una sempre più ampia offerta vegetale.  Il caso lo fa arrivare a Corteverdechiara, dove trasforma e propone verdura di stagione in una magnificenza di forme e colori. 

Sogno nel cassetto: “produrre personalmente i prodotti della terra e poi andarli a cuocere”.

Chef Davide Serafin

questo punto è lecito chiedersi che c’azzecca il ristorante con l’arte e la cultura citate nelle suddette insegne e soprattutto perché proprio a  Correzzola?

Qui entra in campo lei, Anna Chiara Brunato, l’anima ed il cuore di Corteverdechiara.

“Qui c’è proprio l’amore che Chiara mette. L’amore che Chiara mette all’interno della sala ce l’hanno in pochi, perché lei è sempre qui che va a guardare , a ritoccare e a sistemare affinché tutto sia al 100%. Qua dentro c’è Chiara.” dice di lei lo chef Davide.

Anna Chiara Brunato

Inguaribile sognatrice, ma donna coraggiosa e determinata dalle idee ben chiare è nata e cresciuta in campagna, dove i genitori avevano campi e bestiame. Di quel tempo ricorda in particolar modo la convivialità dei momenti più significativi della campagna come per esempio la vendemmia, quando si ritrovavano tutti insieme i parenti, prima a lavorare  e  poi a mangiare; i profumi e i colori dei frutti della terra ma soprattutto il loro sapore e la loro stagionalità.

melanzana glassata con salsa teriyaki e sesamo, pomodorini confit, spinaci, cipolla in agrodolce e salsa ai peperoni

Lavora con il suo compagno Amerigo nel pub adiacente al Corteverdechiara, il Cockney London Pub, ma capisce che quello non è il lavoro della sua vita. Decisa a fare un cambiamento, ” avevo bisogno di esprimermi”, dice, pensa dapprima ad aprire una sala da tè, la sua passione che la porta a proporre corsi di cucina vegana e vegetariana sempre partendo dal tè, tenuti da esperti dentro al suddetto pub,  ma poi  vedendo il particolare interesse, la curiosità  e la partecipazione dei clienti, comincia a prendere forma l’idea di un ristorante  esclusivamente vegetariano. Impresa azzardata, a detta dei più ai quali confida il progetto ancora in nuce, se non si affianca anche un menù di carne o di pesce. Ma lei non demorde, diventata nel frattempo vegetariana, non vuole andar contro alla sua scelta etica. A testa bassa comincia a lavorar sodo, frequenta  corsi per capire come sostituire la verdura a carne e pesce.  Non soddisfatta della monotonia di certe preparazioni finalmente trova il corso che fa per lei, tenuto dalla chef Silvia Cappellazzo, allieva dello chef Simone Salvini, che incontra la sua idea di cucina vegetariana: stagionalità, qualità e colore.

“Ma allora SI PUO’ FARE!” Pensa.

cannolo salato, ricotta al limone, salsa di datterino, aceto Pahontu. Polvere di cappero e di oliva taggiasca, basilico greco
letto di zucchina, fiori di zucca , olive taggiasche ed olive kalamata

Dopo un lavoro di ricerca e formazione durato ben cinque anni i tempi sono maturi per fare il fatidico passo! C’è giusto appunto libera una sala adiacente al pub che fa al caso suo. Ed ecco che il sogno di Anna Chiara comincia a prender forma e colore. Insieme ad Amerigo arreda a proprio gusto e piacere l’ambiente, scegliendo da artigiani sia i mobili che le suppellettili. Accurata è  l’attenzione ad ogni singolo particolare. Tutto deve essere pulito, in ordine e non lasciato al caso.  Persino il bagno non è il solito bagno da bar o ristorante, è grazioso ed accogliente, con piante e fiori, salviettine di carta e di stoffa riposte su appositi cestini tipo vimini, in sintonia con tutto il resto. Per non parlare poi del vasellame, anch’esso ricercato, frutto della creatività e abilità di artisti, perché questo sono, come Ulla Mugler e Alessio Moras, solo per citarne alcuni.

le ceramiche
Zucchina tonda arrostita ricoperta da una salsa di zucchine, maionese vegetale e una salsa alla curcuma, sopra aneto, cerfoglio e chips di fiori di zucchina. Sul fondo zucchina trombetta marinata alla menta
i grissini fatti in casa dallo chef Serafin

L’anno è il 2016, per l’esattezza dicembre. All’epoca lo chef è Paolo Giraldo, non  vegetariano e proveniente da una cucina di pesce.  Ben sa cogliere “il concetto e la convinta idea  del cibo vegetale” di Anna Chiara  interpretando egregiamente la sua idea di stagionalità e colore nel piatto.  Si sa però nella vita nulla  è imperturbabile, tutto cambia ed il caso ci mette lo zampino. Lo chef Davide,  anche lui nel frattempo passato al vegetarismo e stanco della cucina onnivora, è assiduo frequentatore del Corteverdechiara. Il passo da cliente a chef è breve. A quanto pare questo sembra essere a tutti gli effetti, detto alla Arthur Abbott ( dal film ‘L’amore non va in vacanza’) un ‘BELL’INCONTRO’.

chef Davide Serafin – Anna Chiara Brunato

L’ idea di accoglienza di Anna Chiara però non si limita  alla mera proposta di pietanze vegetali, diverse dai soliti cliché e fantasiose, che variano ad ogni stagione e che concorda con lo chef, no, va ben oltre.

Anche la musica, con un’oculata scelta di brani, che spazia dal jazz al blues, e la lettura,  giocano un ruolo fondamentale. In periodi pre-covid  vari sono stati gli eventi musicali e culturali dal vivo che hanno fatto da cornice alle cene.

un concerto jazz nel 2018

Attenzione però non è tutto rose fiori al Corteverdechiara, purtroppo alcuni  limiti ci sono. Che poi sono limiti o valore aggiunto? Innanzitutto per esser sicuri di trovar posto è consigliata  la prenotazione visto che la sala all’interno può accogliere circa una ventina di persone e nello spazio esterno appena una dozzina.  Poi la proposta culinaria,  esclusivamente vegetariana con la sola possibilità di scegliere tra la degustazione a tre o a cinque portate. Raccontato così sembra un difetto, una mancanza, in realtà è una liberazione, perché una volta deciso quale degustazione scegliere, sarà compito dello chef proporre il cosa e il come ed al fortunato avventore non rimane altro da fare che lasciarsi andare e fidarsi di Anna Chiara con le sue ragazze in sala e dello chef Davide in cucina. Anche per scelta del vino vale la pena affidarsi alle proposte o ai suggerimenti della padrona di casa, sempre attenta e curiosa nella ricerca di piccoli e interessanti produttori. 


Ecco quindi che, come per incanto, una normalissima cena a due o in compagnia di amici che possa essere, si trasforma in una serata indimenticabile, dove senza accorgersene il tempo trascorre scandito da percorsi sensoriali che rilassano e mettono di buon umore. Qui, il ‘SORPRENDIMI’ di Anton Ego ( dal film ‘Ratatouille’) diventa superfluo, perché al Corteverdechiara riescono sempre a stupire, a presci, anche quando un chicchessia come me cerca di spoilerare tutto.

Sorprendente, no?

Testo di Mima Boscolo Lisetto

Foto di Valentina Gallimberti Ballarin

Ristorante Corteverdechiara
Via Garibaldi, 11
35020 Correzzola (PD)

Contatti:

Sito: www.corteverdechiara.it
Cell.: +39 438 9330786
eMail: info@corteverdechiara.it

Orario apertura estivo:

dal Mercoledì alla Domenica
dalle ore 19.30 alle ore 22.30

In autunno ed inverno aperto anche la Domenica a pranzo

E' richiesta la prenotazione

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5 risposte a “Sorprendente Corteverdechiara”

  1. Bellissima recensione… chapeau… il fatto è che è tutto molto realistico, alla Corteverdechiara si mangia davvero bene, i sapori delle pietanze sono una dolce danza per le papille gustative…. un grande, grande grazie ad Anna Chiara e allo chef Davide per le serate trascorse 😘😘😘

  2. Grazie Valentina per avermi dato la possibilità di accompagnare con uno scritto le tue bellissime foto anche se in realtà parlano da sole e già molto raccontano.

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